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missione configurazione esacottero Tarot FY690s

PRONTI, PARTENZA, VIAAAA !!!

Dopo essermi documentato tra manuali vari, riviste e soprautto del sano web-zapping, ho individuato la configurazione prevista per l’esacottero. A meno di qualche dettaglio credo sia completa. Sono ancora indeciso sulla trasmittente ma avrò modo di valutare meglio non appena avrò ultimato l’assemblaggio e determinato che tipo di FPV prevedere.

  • Frame
  • Flight Controller
    • 3DR Pixhawk (link store) completa di tutti gli accessori, ma tutti tutti eh … compreso il Pixhawk Airspeed Sensor Kit ovvero il tubo di Pitot che voglio proprio vedere come potrò riutilizzarlo dato che difficilmente un multicottero ha un solo senso di navigazione 🙂 Quindi:
  • Scocca
    • Tarot 680PRO HexaCopter Canopy Carbon Effect (link store)
  • Batteria
    • 2x Lipo 6S 5800mAh 25C Zippy Compact (link store)
  • Eliche
    • Tarot T Series 1355 high-end in carbonio (#TL2829)
  • Motori
    • 6x Tarot 6S 380KV 4008 (#TL68P07)
  • ESC (Electronic Speed Control)
    • Hobby wing Platinum Brushless ESC 30A Pro OPTO/axis (#TL2821)

Sto attendendo la consegna dei motori/eliche/ESC, cercherò di dare spazio per condividere la shopping experience con i vari store online: feedback positivi e negativi!

e così decisi di assemblare un drone

Dopo aver giochicchiato con il drone “entry-level” Galaxy Visitor VI della NineEagles e aver preso le varie misure … ho deciso di fare il passo e prendere un drone professionale e, giusto perchè le cose o si fanno bene o non si fanno, un bel esacottero.

Nel mondo retail sono diversi i produttori che si stanno affacciando con varie proposte più o meno economiche e più o meno sofisticate. Prodotti definiti easy-to-fly e ready-out-of-the-box. Tra le varie, spicca la DJI che offre prodotti validissimi e, da non molto, disponibili in Italia nella grande distribuzione attraverso una nota catena di negozi hi-tech.

Della DJI era il drone che ha invaso il perimetro della Casa Bianca a Washington. La casa madre a seguito della notizia e di altri avvenimenti simili che hanno minato la sfera della sicurezza, ha modificato il firmware mappando delle no-fly-zone nei posti più sensibili come gli aeroporti.

Dopo essermi documentato sui vari prodotti disponibili in commercio, ho deciso di intraprendere l’avventura dell’assemblaggio fai-da-te … di certo non è né la strada più semplice né tantomeno quella più economica 🙂

Nei prossimi post documenterò le varie fasi dell’assemblaggio, dalla scelta dei vari pezzi alla configurazione.